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Luna in Capricorno


Traduzione dal Serbo: Nina Gajic <ninagajic92@gmail.com>


 

C’è qualcosa di fastidioso in una massa di gente. Me lo accorgo sempre quando sto in un posto affollato, nella piazza del mercato, al mercato delle pulci, nella sala concerti del Sava Centar, in qualsiasi viale. La massa nell’oroscopo è sempre rappresentata dalla Luna. La Luna e il Cancro, come segno governato dalla Luna, rappresentano il popolo, gente, raduni, pubblico, circolazione, folla…

Certamente è assai opportuno avere Luna ben posizionata se avete a che fare con il commercio, se avete un clinico privato, perché proprio la Luna dimostra se verrete cercati da clienti o li cercherete. Però, nella vita quotidiana, e nei suoi movimenti quotidiani la Luna influssa proprio quei semplici rapporti interpersonali… Non avete sempre un ampio sorriso quando andate in posta, per esempio. Non avete sempre voglia di andare alla nozze e alle feste in genere, e a volte avete tanto bisogno di essere soli.

Siccome sono un astrologo, qualche volta seguo in modo meticoloso l’andamento della Luna, ma di solito questo faccio dopo che mi è successo qualcosa di strano.
Ecco come le cose stanno nel senso pratico e psicologico.

La Luna in Capricorno. Per tutti quelli laureati in materie umanistiche, cioè quelli che lavorano a contatto con le persone, il cui compito consiste nel dare loro consigli, aiutarle, preoccupandosi di esse (medici, diffetologi, sociologi, avvocati, tutti gli artigiani che offrono servizi di tipo esistenziale) è desiderabile avere la Luna in Capricorno oppure aspettata da Saturno. Perché? Perché le persone segnate da Saturno sono tutte le persone malate e trascurate e nel senso psicologico questa posizione indica che la persona sempre avrà da preoccuparsi di qualcuno nel suo vicino.
Qui c’è sempre qualcuno che con la sua presenza ricorda che sofferenza è sempre situata all’angolo e che non ci si deve rillassare troppo. Dall’altra parte queste persone sanno perfettamente di riconoscere una vera sofferenza, un ver problema, come sentono l’odore dell’inganno perché loro stessi dovevano passare i tuneli di sofferenza, perdite, delusioni, ma grazie all’esperienza sanno cavarsela in qualsiasi situazioni che la vita gli porta.

E il problema si crea quando questa persona, nata per fare un medico, psicologo, pedagogo o umanitario sceglie per sé una professione totalmente diversa, come mercante. Essa allora inizia ad preoccuparsi oltre misura dei suoi prossimi, immischiandosi in ogni cosa delle loro vite. Crea invalidi motivi di preoccupazione e problemi dove non ci sono. Soffoca. Perseguita. Pensa tutto nero, ha paura, perde speranza. Sospetta in tutto. Mi sovviene che questa Luna (in Capricorno o nel aspetto con Saturno) anche a causa del suo bisogno psicologico della solitudine e a causa dei cambiamenti d’umore (emozioni qui sono più prominenti a livello di desiderio, di brama, ma non realizzazione e ottenimento della cosa desiderata) spesso sceglie occupazione artistica, spesso architettura o scultura, è presentata anche tra i professori. (perché tradizionalmente insegnamento è una missione dell’ampliamento delle conoscenze e trasmissione dei saperi), a volte scelgono letteratura o filosofia proprio per la necessità di spiegare l’inevitabilità della nostra mortalità – non potete mai convincerli in new age story della vita eterna o progezzioni astrali.

Loro sono li dove sono, vedono nel modo realistico la loro situazione, senza occhiali rossi. E nel mondo così, un buon amico può essere solo un essere “saturniano“ e nel 90 percento dei casi quelo non e più tra i vivi, e menzionandolo gli rendono omaggio sia se fosse Dostoevskij, Platone, Nietzsche o qualcun altro. Loro rimpiangono (Luna è tutto quelo che ci “commuove“) il passato, ma non un periodo specifico, anche se rincorrono spesso ricordi nostalgici, ma in generale, quello che c’era una volta. Come se sarebbe meglio se loro fossero nati in un’altra era.

Sembra quasi assurdo che sono spesso popolari e agli altri sembrano intriguanti. Con i loro idee attirano gli altri che non riescono ad andare al passo con loro visto che loro non hanno bisogno di nessuno. Almeno non di uno qualunque. Solo di quella persona di cui devono preoccuparsi, di qualcuno trascurato, malato, debole, solo.
E perciò, quando la Luna si trova nel segno del Cancro, nel suo ciclo di 28 giorni, fa bene essere soli. Allora siamo responsabili, dedicati, crediamo nei veri valori, nello stesso modo in cui ci illudiamo perseguitando i sogni illusori e abbiamo la testa fra le nuvole ogni volta quando la Luna si trova nel segno dei Pesci.. Praticamente, quando la Luna è nel Capricorno dobbiamo dedicare tempo al pensare dei risultati ottenuti, di quello di cui veramente abbiamo bigono per essere felici.

Perché quello di cui abbiamo bisogno non sono né aerei né camion, questo è quello che già abbiamo nel nostro possesso, ma a cui dobbiamo dare priorità. Inoltre, spesso in questo periodo siamo più occupati, creando a se stessi l’elenco d’obblighi. No, allora non abbiamo voglia di chiacchierate, ritrovi sociali, uscite serali tranne che ci fosse “un occasione speciale“, mentre ci godremmo “Amletto“ o proiezioni dei film classici. Nel caso che un giorno cosi passate in casa, e che non vi rimboccate le maniche in qualche modo pulendo la casa, lavando oppure facendo un lavoro intellettuale, vi sentirete tristi, malinconici, ma non depressi. Come se vi venisse di passare all’ibernazione e di aspettare la primavera, perché nel profondo avete sentito la mancanza dei raggi del sole che spesso avviene alla gente con questa posizione della Luna.

Da questo magari provviene l’intolleranza al freddo da loro, ma questo non importa adesso. Quello che conta e cose a cui tenete di più in questi giorni sono sicurezza, responsabilità, lavoro intellettuale. Giorni ottimi per andare da dentisti, da medici, per ricevere i consigli degli esperti, per pianificazione, organizzazione del denaro, studiare..
Ma tenete da parte la propria indifferenza e evitate di rimproverare i prossimi per avendovi trascurati. Credete mi, noi stessi lo abbiamo provocato, comportandoci come se non avessimo bisogno del loro sostegno, né aiuto, come se tutto potessimo fare da soli.

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